Buio, poi luce. Di nuovo buio, ma poi ancora luce. Tutto spento, è finita, a casa dai, è tardi, andiamo a letto, no, luce, luce, luce. Luce totale.

Il Milan si è qualificato ai gironi di Europa League dopo il finale di partita più lungo e folle che io abbia mai visto. Era una sfida in partenza semplice contro una squadra più debole e che non ci avrebbe dovuto mettere così in difficoltà. Era uno step ovvio che invece non si è rivelato tale, anzi: è diventata una partita dai risvolti epici, senza alcun preavviso, senza nessun bisogno che diventasse tale. Ma il calcio ha le sue ragioni che la ragione non può conoscere.

Abbiamo guardato dentro l’abisso e sostanzialmente ci siamo bendati (come quella famosa Dea che ci ha aiutato) e ci siamo buttati, perché non ci restava altro da fare. Ci è andata decisamente bene.

Per l’occasione riesumo una vecchia rubrica che avevo sul compianto FoxSports.it: la partita in 5 fotogrammi. Ce ne sono stati diversi, anche se descrivere una partita del genere in sole 5 immagini è praticamente impossibile. Ci provo, sono un po’ arrugginito, non prometto niente.

Fotogramma n.1: Sliding Door

Perché tutti sono concentrati sui rigori, ma non vi sfugga questo momento-cruciale-pazzesco-folle che poteva segnare la nostra eliminazione già al 90′. Staffilata di Aderlan Santos con capello ossigenato che sibila vicino al palo. Ho tremato. E lo stesso Aderlan Santos sbaglierà il rigore decisivo. Vedi, a volte, le sinergie.

#2 La mano de Dios

Come Maradona in Messico ’86, ma sostanzialmente al contrario: la mano di Borevkovic è manna dal cielo, è il lampo divino nel quale nessuno sperava più, è il miracolo invocato nel segreto dei cuori rossoneri, è la preghiera alzata al cielo.

Lo abbracciamo e gli dedichiamo un fotogramma doppio: passerà giorni difficili, e noi dopo questa vittoria ci sentiamo tutti più buoni, più samaritani.

#3 Calhanoglu post bellico al freddo e al gelo

Un’immagine che sembra una scena di guerra, con Calhanoglu triste e spento e distrutto in mezzo al campo, abbandonato al freddo e al gelo, per richiamare ancora un canto che ha a che fare con la religione, perché evidentemente ieri sera qualcosa di santo ha avuto a che fare col Milan.

#4 Sorriso amaro

Questo lo sguardo che il portiere Kieszek ha rivolto a Donnarumma dopo aver sbagliato il suo rigore, di fatto replicando esattamente l’errore dal dischetto del portiere rossonero. Match point fallito, poi quel sorriso amaro e incredulo, un’immagine che riassume bene quello che è stato questa serata: da non crederci.

#5 Indice verso il cielo

Donnarumma fa una parata bellissima sull’ultimo rigore e manda il Milan al settimo cielo, indicandolo. O forse indica il cielo per ringraziarlo. Oppure in un trionfo di ubris si sente lui il dio che ha salvato il Milan e si autocelebra, oppure non lo so, ma ha parato, e quella faccia, quella postura, quel tutto mi dice che è andata. E che è andata anche bene.

Fotogramma bonus: tifoso, prima che giocatore

Perché se sei un Maldini hai il Milan dentro, c’è poco da fare. E quando vince sei felice come un bambino.

(Foto in copertina di Jannes Glas, su Unsplash)

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